''//Don Tommaso Crivelli//'' è il tuo nome. 38 anni sacerdote della Compagnia di Gesù. Come tradizione vuole, hai conseguito due lauree: una in materie scientifiche ed un'altra in "Filosofia teoretica". Medico psischiatra regolarmente iscritto all'ordine dei Medici di Roma prossimo alla seconda laurea in "Psicologia cognitiva applicata". Ti definisci un "scettico credente" ed alle volte un "credente scettico". Hai seguito la tua vocazione per portare la luce della Conoscenza a coloro che brancolano nel buio dell'ignoranza e dell'errore. Ti affascinano maggiormente tutti quei fenomeni misteriosi, straordinari, incredibili che adori indagare, smontare e che ti mostrano l'essere umano per quello che è. Semplici errori che la nostra mente non riesce a cogliere nella sua interezza, deviazioni terribili della Verità sia essa Scientifca o di Fede che non siamo in grado di comprendere immediatemente. La mente umano, ne sei cosciente, è condizionabile, suscettibile, debole, ma allo stesso istante capace di intuizioni straordinarie, invenzioni incredibili, creazioni nuove e meravigliose. Sai che ti hanno appiccicato un nomignolo in curia "il detective dei miracoli", ma non ti sei mai soffermato a riflettere se sia un vero elogio od una subdola critica.
Anche per questo ti hanno chiamato all'Università Pontificia per un ciclo di conferenze dal titolo "L'anima e la mente". Sai che le tue argomentazioni potrebbero essere contestate, forse persino fare scandalo.
Chiudi la luce per dormire, sai che avrai bisogno di riposo per l'indomani.
[[Non riesci a dormire, il sonno alla fine ti avvinghia, ma fai uno strano sogno... ->Uno strano sogno...]]
[[Continui ad arrovellarti in una sorta di dormi veglia inqueto, la stanchezza prende il soppravvento...->La mattina della conferenza]]«E' certo di quello che afferma?»
Come per riflesso porti una mano al colletto del clergyman, non sei imbarazzato o sorpreso, piuttosto quel pezzo di plastica bianco è divenuto gelido.
«Eminenza, le mie informazioni vengono da una fonte sicura. Ho parlato anche con la giovane, che ha confermato, comunque, il tutto. Candidamente.»
Il cardinale, smagrito dalla talare nera e la bella croce d'oro ricavata dai gioielli della madre, si abbandona sconfortato nella sedia.
Poi, quasi come se pensasse ad alta voce, continua in un sussurro: «Lo sa, Don Tommaso, ormai la mia preghiera consiste soltanto in poche semplici parole: chiedo al Signore che la mia mente, le menti di tutti siano pervase dalla Sua grazia di bimbo, dall'innocenza del Suo Amore, dalla semplicità della Sua Carità. Quello che l'uomo invece compie é un abominio ai Suoi occhi, la recrudescenza nello scandalo perverso del peccato. Un peccato voluto, ricercato, perfino esibito. Che Dio mi perdoni!»
Il tuo sguardo vaga, lo fissi con tenerezza, chiedendoti con che approccio continuare nel tuo racconto. Provi un vago senso di paura, di quel timore misto ad ansia di chi ha per pochi attimi la consapevolezza di osservare l'ignoto.
«Eminenza, Maria...», ti interrompi imbarazzato, «...la ragazza ha accettato tutto sommato spontaneamente, anche se con qualche pressione, di sottoporsi a tutte le cure per l'incremento della fertilità. Ma, soprattutto, ha reso concreta la possibilità che attraverso il proprio corpo avvenga il concepimento ... e il resto».
«Il male non è più soltanto una deficienza, ma un'efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Una terribile realtà misteriosa e paurosa!»
«Secondo il loro credo, l'avvento di un secondo Salvatore nato da carne umana porterebbe l'umanità verso l'Apocalisse e la venuta definitiva del Messia...»
Il cardinale interviene sul racconto chiedendoti: «E come vorrebbero arrivare a questo?» «Lo hanno già fatto, Eminenza, attraverso la sostituzione del nucleo di un ovulo che é stato opportunamente sostituito con il DNA di una cellula adulta. Come sa, infatti, il procedimento di clonazione é ormai collaudato. Certo, non alla portata di tutti. Ma il gruppo ha più risorse e contatti di quanto mi aspettassi all'inizio. Il che, per inciso, è sconfortante pensando a tutte le iniziative meritevoli per le quali non si trovano fondi. E queste invece...No, mi scusi, Eminenza, non divago.»
«Ed il filamento di DNA è stato rubato dal Miracolo Eucaristico?!»
Non rispondi apertamente, accenni con il capo un "Sì" lento ed inesorabile. L'aveva veduta, quella ragazza, fiera del proprio pancione, camminare nella sacrestia ignara ed allo stesso tempo felice di annunciargli quella impossibile e pazzesca "profezia".
E' notte fonda, sai che presto inizierà la veglia notturna nella cattedrale. Sei nella fredda piazza accesa delle mille fiaccole di una turba silenziosa di persone avanzava lentamente verso la chiesa. Le fievoli luci risplendono negli occhi increduli del cardinale che ti fa segno di avvicinati alla finestra. Rimani immobile colpito dalle urla di una donna. Viene trascinata a forza dalla gente, i capelli intrisi di sudore, il ventre gonfio di una partoriente che spunta deformando la veste bianca sporca di sangue. Le urla sembrano aumentare, il dolore squarciava il ventre della giovane. Innoridito estrai tremante dalla tasca una busta con un foglio intestato e leggi: "Le analisi genetiche confermano la perfetta compatibilità con il campione prelevato dal Miracolo Eucaristico, caro Tommaso posso dirti solo questo: "...et Verbum carum factum est!".
[[Ti svegli confuso con il respiro ancora in affanno...->La mattina della conferenza]]E' una bella mattina di primavera. La luce passa inesorabile le tapparelle illuminando l'intera stanza. Ti convinci di aver sognato qualcosa. Un sogno premonitore forse, ma non ricordi bene. Sai che è la tua mente che cerca ordine nel caos. La teoria della "coerente", mormori con un sorriso tra le labbra a te stesso. Le informazioni acquiste durante il giorno devono essere assimilate, elaborate ed armonizzate con il resto delle informazioni in tuo possesso. Inevitabilmente alcune di queste emergono durante la notte, come rifiuti per fugare l'enorme mole di pensieri accumulatisi. Non devi convincerti della bonta della teoria, ma rimani sempre piacevolmente stupito da quel calderone incandescente del sonno notturno che come dice la falsa citazione: "E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni." Sei convinto che il mare inteso come caos porta sempre
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[[Rispondi al telefono]]
[[Inizi la breve preghiera del breviario e via verso il convegno]]Il telefono sul piccolo scrittoio vibra. Lo prendi per vedere chi possa essere che ti chiama di mattina presto. Sul display del cellulare appare la scritta "Segratario Vescovo". Attendi qualche secondo poi deglutendo rispondi alla chiamata. Il segretario "Fra Alberto" con modi garbati si scusa dell'ora e chiede di poter passare al telefono il Vescovo che ha molta urgenza di parlati. "Certamente" rispondi immediatamente. La voce roca ed un po' affaticata del Vescovo ti inizia a parlare: "Don Tommaso, Buongiorno. Spero di non averla disturbata troppo presto...".
"Eccelenza buongiorno, assolutemente nessun problema. Sono a sua disposizione. Dalla chiamata intuisco che possa esserci qualche urgenza a cui possa essere d'aiuto".
"Effetivamente la chiamo perchè ho proprio molta urganza di vederla. Il Signore mi ha messo tra le mani un sua anima che mi rattrista e mi preoccupa. Conosco la sua riservatezza ed il caso ne ha tutte le esigenze. E' stato espressamente richiesto il mio intervento ed il caso lo richiede, tuttavia sono molto restio ad intervenire e vorrei un suo consiglio ed una sua parola al riguardo".
Provi la solita ebbrezza, che il buon Dio mi perdoni, di un nuovo "caso in arrivo". Ti penti subito di quel pensiero e rispondi: "Sarò da lei in giornata, Eccelenza. Le può andare bene nel pomeriggio dopo le quattro?"
"Avevo pensato in mattinata, può anticipare? Le manderei una macchina tra un'ora per venirla a prendere. Dovrebbe venire anche Madre Teresa per salutarmi e con l'occasione la macchina paserebbe anceh da lei?"
[[Rifiuti garbatamente, non puoi non presentarti al convegno. -> L'appuntamento nel pomeriggio]]
[[Accetti e chiedi di farti venire a prendere. Stai facendo qualcosa di sconsiderato ->Di corsa dal Vescovo]]Apri velocemente il breviario per recitare le Lodi Mattutine. Ti immergi per alcuni minuti nella lettura e nella meditazione. In un angolo della mente sai che stai facendo tardi. Hai anche fame, ma adesso è veramente tardi. Ti vesti di corsa, indossi il clergyman e scappi con la borsa del computer e con i tuoi appunti.Double-click this passage to edit it."Sfortunatamente sono atteso all'Università Pontificia come relatore principale per un convegno. Ma sarò ovviamente da lei appena concluso
"Capisco" sospirò l'anziano Vescono "Venga quanto prima nel pomeriggio Don Tommaso".
"A presto, Don Tommaso".
"Arriverla presto, Eccellenza".
Chiudi la comunicazione e ti appoggi alla scrivania. Rimettendo in ordine gli appunti per la conferenza ti soffermi con il pensiero alle scarne parole del Vescovo, alla suo reiterato invito a vederlo quanto prima. Strano, non l'ho mai sentito così premuroso e soprattutto ansioso di vedermi.
Una sveglia suona sul tuo orologio da polso riportandoti alla realtà.
[[Ti accorgi che il convegno incombe->Inizi la breve preghiera del breviario e via verso il convegno]]